Astana Qazaqstan, Vincenzo Nibali tra covid e Giro d’Italia: “Molti di noi hanno sottovalutato l’infezione, non a caso in tanti sono fuori uso”

Vincenzo Nibali prosegue con il piano di recupero post covid. Il messinese, dopo aver contratto il virus nel mese di febbraio, ha dovuto ripianificare tutta la prima parte di stagione. Il covid sembrava averlo colpito lievemente, ma poi, una volta risalito in sella, ne ha sentito tutti i postumi. L’atleta della Astana Qazaqstan ha sofferto di problemi alle vie respiratorie, a tal punto da chiedere alla moglie di chiamare l’ambulanza. Il classe 1984, dopo essersi sentito a terra per molti giorni, ha deciso di concludere la Settimana Coppi & Bartali e di dedicarsi ad un ritiro in altura sul Teide. Qui preparerà Freccia Vallone, Liegi – Bastogne – Liegi e poi dritti verso il Giro d’Italia 2022.

Penso che molti di noi abbiano sottovalutato l’infezione da covid, cercando di recuperare troppo in fretta, non a caso tanti corridori sono fuori uso. Per questo, conclusa la Coppi & Bartali sono venuto in altura invece di gareggiare: volevo riprendermi completamente – racconta al Corriere della SeraSono in ritardo rispetto ai programmi. Correrò il Giro di Sicilia, poi Freccia Vallone e Liegi, e poi volerò a Budapest per la partenza del Giro d’Italia. Negli anni ho imparato a fare buon viso a cattivo gioco: devi cavartela con quello che hai”.

Lo scalatore, che quest’anno transiterà con la Corsa Rosa nella sua Messina, non ha ancora ben in mente cosa verrà dopo le tre settimane di gara, tantomeno cosa ne sarà della sua carriera: “Dopo l’arrivo a Verona metterò un punto e deciderò il da farsi. Correre Giro e Tour significherebbe di fatto terminare la stagione a Parigi e invece io vorrei chiuderla in maniera diversa, magari preparando bene il Lombardia che ho già vinto due volte”.

Alla domanda se sarà la sua ultima stagione, ha ben chiaro cosa rispondere: “Non rispondo mai, perché non so cosa rispondere. Anzi, non so cosa fare. Non riesco a pianificare il mio ritiro, come fanno altri atleti, a dire il giorno X dopo la corsa Y sarò un ex corridore. Penso a un finale che arrivi all’improvviso per ispirazione, ma non ho ancora capito da cosa dovrebbe essere ispirato”.

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